di Guido Keller –
A volte ritornano. “The Donald” è stato rieletto presidente degli Stati Uniti, 47mo dopo essere stato 45mo con l’intermezzo di Joe Biden. Gli statunitensi, specialmente quelli con meno di 30 anni, hanno scelto di non dare fiducia ai democratici di Kamala Harris, vicepresidente di Biden e della sua politica che ha disatteso le aspettative sociali interne e che è stata fallimentare in politica estera, con fior di miliardi dirottati all’Ucraina e 42mila morti a Gaza “abbuonati” all’alleato Netanyahu.
Fatto sta che la corsa per il Tycoon non è stata neanche difficile, nell’ultimo stato chiave della Pennsylvania ha vinto i 19 gradi elettori con un margine del 3,5%, ma le cose apparivano chiare già con l’assegnazione ai Repubblicani della Georgia (16 grandi elettori)
Prontamente ringraziato dal neo presidente l’a.d. di Tesla e di Space X Elon Musk, forte sostenitore di Trump: il miliardario ha affermato via X che “il popolo ha dato a Donald Trump un mandato chiaro per un cambiamento”, “il futuro sarà fantastico”.
Nel suo primo discorso, a Palma Beach (Florida), Trump ha affermato che “Abbiamo fatto la storia, metterò a posto tutto ciò che c’è da mettere a posto”. Ha quindi ringraziato “il popolo americano per avermi dato la possibilità di tornare come 47mo presidente degli Stati Uniti”, sottolineando che “Lotterò per voi fino all’ultimo respiro e non mi riposerò finché non avrò reso l’America più ricca e più forte”. “Questa – ha insistito – sarà l’epoca d’oro dell’America”. Vicino a lui la moglie Melania e i figli, ma anche il genero Jared Kushner, autore del piano per la “Nuova Palestina”.
Si è poi congratulato con il neo vicepresidente James David Vance, “uomo notevole”.
Dato altrettanto importante è la vittoria dei Repubblicani al Senato (51 a 42) e alla Camera (192 a 173), cosa che garantirà a Trump l’ampio sostegno del Congresso.