di Giuseppe Gagliano –
L’FBI statunitense sta intensificando la ricerca di ex dipendenti legati all’oligarca russo Oleg Deripaska, in particolare coloro che hanno lavorato per il gruppo EN+ e che possano fornire informazioni rilevanti per il processo contro Vadim Shestakov. Quest’ultimo è accusato di aver facilitato operazioni illegali per conto di Deripaska, che rimane al centro dell’attenzione delle autorità statunitensi a causa delle sue presunte connessioni con il Cremlino e di attività ritenute contrarie agli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Deripaska, noto per essere uno degli oligarchi più influenti della Russia e strettamente legato a figure chiave del governo russo, è stato soggetto a sanzioni internazionali sin dal 2018 per il suo presunto coinvolgimento nelle interferenze russe nelle elezioni americane del 2016. Tuttavia, nonostante queste misure, le autorità statunitensi sospettano che l’oligarca abbia continuato a operare indirettamente attraverso una rete di società di facciata e intermediari che hanno facilitato il movimento di fondi e beni al di fuori della Russia, bypassando le restrizioni.
L’interesse dell’FBI per gli ex dipendenti di EN+ è motivato dalla necessità di comprendere meglio come il gruppo, che si occupa di energia e alluminio, sia stato utilizzato come strumento per consolidare il potere economico di Deripaska e per mantenere i legami strategici con esponenti del governo russo. In particolare gli investigatori sono alla ricerca di informazioni riguardo alle transazioni finanziarie, ai rapporti interni e alle decisioni strategiche che potrebbero dimostrare come Deripaska abbia mantenuto il controllo delle sue attività nonostante le sanzioni.
La figura di Vadim Shestakov è centrale in questa indagine, poiché è sospettato di aver agito come intermediario tra l’oligarca e varie entità internazionali, facilitando operazioni che avrebbero permesso a Deripaska di eludere le restrizioni economiche imposte. Gli ex dipendenti del gruppo EN+, avendo avuto accesso alle operazioni interne e alle dinamiche decisionali, potrebbero essere in grado di fornire prove cruciali che dimostrino l’esistenza di schemi complessi volti a nascondere la vera proprietà delle risorse e delle società affiliate. L’FBI, attraverso interrogatori e raccolta di testimonianze, mira a ricostruire il quadro delle attività che Deripaska e i suoi collaboratori avrebbero portato avanti in segreto, non solo per proteggere i suoi interessi economici ma anche per influenzare decisioni politiche di rilevanza strategica sia all’interno della Russia che all’estero.
Questa indagine si inserisce in un contesto più ampio di sforzi da parte delle autorità americane per smantellare le reti di influenza economica e politica che Mosca utilizza per perseguire i propri obiettivi geopolitici, con Deripaska che rappresenta una delle figure più emblematiche di questa strategia. L’attenzione sul gruppo EN+ e sui suoi ex dipendenti è una dimostrazione di quanto gli Stati Uniti siano determinati a colpire le basi economiche che sostengono il potere degli oligarchi russi, ritenuti strumenti essenziali del Cremlino per estendere la sua influenza in occidente.