Ucraina. Rimpallo di accuse per il missile sull’ospedale pediatrico

Red

La comunità occidentale ha duramente stigmatizzato il bombardamento di ieri dell’ospedale oncologico pediatrico di Kiev. Denise Brown, capo del coordinamento umanitario Onu in Ucraina, ha affermato che “è inaccettabile che i bambini vengano feriti e uccisi in questa guerra”, e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato dal vertice in corso a Washington che “stiamo assistendo ad attacchi missilistici russi orrendi sulle città ucraine, che hanno ucciso persone innocenti tra cui bambini”. L’edificio è stato centrato da un missile, e le vittime sarebbero due, un bambino è rimasto ferito.
Scontato il rimpallo di accuse, con l’intelligence ucraina che accusa la Russia di aver sparato di proposito un missile Kh-101 sull’ospedale. Da Mosca il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha invece sostenuto che “noi non abbiamo come obiettivo i civili”, e che “l’ospedale è stato colpito da un missile da difesa ucraino del tipo terra-aria”.
Intanto i russi continuano ad avanzare a est, conquistando villaggio dopo villaggio: nelle ultime ore è stato preso Yasnobrodivka, situato nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il portavoce militare di Mosca.