di Giuseppe Gagliano –
Un aereo della compagnia israeliana El Al, in volo da Varsavia a Tel Aviv, è stato costretto ad atterrare d’emergenza ad Antalya, in Turchia, per ragioni mediche. Tuttavia i lavoratori dell’aeroporto turco si sono rifiutati di rifornire l’aereo di carburante, impedendone il decollo immediato verso Israele. La compagnia aerea ha riferito che, dopo questo rifiuto, il velivolo è stato diretto a Rodi, in Grecia, per fare rifornimento prima di proseguire il suo viaggio verso Israele. Fonti diplomatiche turche hanno confermato che l’atterraggio di emergenza è stato autorizzato per motivi medici e che, nonostante fosse previsto un rifornimento per motivi umanitari, il capitano dell’aereo ha deciso di lasciare Antalya di propria volontà prima che la procedura fosse completata. Questo incidente avviene in un contesto di relazioni particolarmente tese tra Turchia e Israele, dovute alla guerra a Gaza e alla conseguente cancellazione di tutti i voli diretti tra i due Paesi dal 7 ottobre. La situazione ha ulteriormente complicato le già fragili dinamiche geopolitiche nella regione, con implicazioni per i rapporti diplomatici e la cooperazione internazionale.
