di Bessem Ben Dhaou –
Nell’ambito degli sforzi congiunti per rafforzare la sicurezza e contrastare i fenomeni illeciti, l’Algeria e la Tunisia hanno discusso delle modalità per intensificare la cooperazione transfrontaliera nella lotta al contrabbando.
Il confronto è avvenuto nel corso di una conversazione telefonica tra il primo ministro algerino, Nadir Larbaoui, e il suo omologo tunisino, Kamel Madouri. Durante il colloquio le due parti hanno esaminato la situazione attuale e le prospettive della cooperazione bilaterale, con particolare attenzione allo sviluppo delle regioni di confine e al potenziamento dei meccanismi per contrastare il contrabbando.
Secondo una dichiarazione rilasciata dal governo algerino, il contatto ha rappresentato un’opportunità per ribadire la profondità delle relazioni tra i due Paesi e sottolineare la volontà comune di rafforzare la cooperazione in vari settori, con l’obiettivo di raggiungere un’integrazione strategica in linea con la visione condivisa delle rispettive leadership.
I due leader hanno inoltre discusso delle sfide comuni in ambito economico e di sicurezza, in particolare del fenomeno del contrabbando, nel quadro del Comitato congiunto per lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera, che funge da strumento chiave per il coordinamento e l’integrazione nelle regioni di confine.
Il Comitato bilaterale per lo sviluppo delle aree di confine tra Algeria e Tunisia è stato istituito nell’ottobre 2023 con la firma di un memorandum d’intesa, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e rafforzare la sicurezza delle frontiere.
Nel gennaio 2024 si è tenuta ad Algeri la prima sessione del Comitato, durante la quale è stata concordata una “roadmap” che prevede l’attuazione di progetti infrastrutturali nelle province di confine e il potenziamento delle capacità della Guardia di frontiera e delle forze di sicurezza per migliorare la loro efficacia nella lotta al contrabbando e alla migrazione irregolare.
