di Giuseppe Gagliano –
Il leader della giunta militare del Myanmar, Min Aung Hlaing, si è recato in visita in Cina, cosa che evidenzia i solidi rapporti bilaterali economici e militari tra i due Paesi, che continuano a rafforzarsi nonostante l’instabilità politica interna del Myanmar. La Cina, interessata a mantenere una posizione di rilievo nella regione, sostiene il Myanmar attraverso investimenti significativi in infrastrutture, tra cui oleodotti, gasdotti e progetti strategici come il porto in acque profonde nel Golfo del Bengala, con l’obiettivo di creare un corridoio commerciale che colleghi la Cina meridionale con l’Oceano Indiano.
Questi investimenti sono fondamentali per Pechino, che desidera consolidare le proprie rotte di approvvigionamento energetico e ottenere accesso diretto al mare, riducendo la dipendenza dal Mar Cinese Meridionale, dove persistono dispute territoriali. Sul fronte militare, la Cina ha formalmente espresso il proprio sostegno alla giunta del Myanmar, supportando il Consiglio di amministrazione statale e appoggiando la pianificazione di elezioni per il 2025. Questa collaborazione si estende anche all’assistenza tecnica, come dimostrato dal recente censimento, essenziale per il controllo del territorio e la gestione della popolazione da parte della giunta.
La presenza della Cina come partner strategico ha implicazioni geopolitiche rilevanti, in quanto permette a Pechino di ampliare la propria influenza in un’area dove competono attori regionali e internazionali, tra cui l’ASEAN e gli Stati Uniti, che osservano con crescente preoccupazione le mosse cinesi. Per il Myanmar, il sostegno cinese è vitale in quanto consente al governo militare di ricevere legittimità internazionale e risorse necessarie per fronteggiare sia l’opposizione interna che le sanzioni occidentali. Tuttavia, questa alleanza non è priva di tensioni: il Myanmar, che cerca di mantenere una certa autonomia, potrebbe risentire della crescente dipendenza economica e politica dalla Cina. La stabilità del confine condiviso è un aspetto delicato, poiché gruppi armati etnici e ribelli rappresentano una minaccia tanto per la giunta quanto per gli interessi cinesi.
Pertanto, mentre la Cina intensifica i controlli e le chiusure delle aree di confine per contenere i conflitti, il Myanmar cerca di consolidare la propria posizione interna attraverso il supporto cinese. La cooperazione bilaterale tra Cina e Myanmar rappresenta così un equilibrio complesso, in cui interessi economici, sicurezza e influenza geopolitica si intrecciano in una regione strategicamente cruciale per entrambe le nazioni.