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L’Ente per la Sicurezza interna del governo libico di Tripoli, cioè quello riconosciuto dalla comunità internazionale e guidato da Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh, ha provveduto all’espulsione di una decina ong internazionali tra le quali Medici Senza Frontiere, Intersos, Terre des Hommes Italia e altre, ma anche l’Unhcr, che è agenzia dell’Onu.
Alla base della decisione, comunicata dal portavoce del governo Salem Gheit, vi sarebbero “gravi atti ostili” da parte dei responsabili delle ong in questo quanto faciliterebbero l’arrivo di migranti dall’Africa sub sahariana e dal Medio Oriente nonché il loro insediamento in Libia, cosa che è alla base “dell’instabilità politica ed economica del Paese”.