di Alberto Galvi –
L’ECOWAS (Comunità Economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest) ha stabilito una tempistica per l’uscita di Burkina Faso, Mali e Niger, paesi le cui giunte militari hanno deciso di lasciare l’organizzazione, dalla quale erano stati sospesi. Invano i funzionari dell’ECOWAS hanno tentato mediazioni. Il periodo di transizione durerà dal 29 gennaio al 29 luglio 2025, mantenendo tuttavia la porta aperta per i tre paesi durante questo periodo.
Burkina Faso, Mali e Niger hanno dichiarato la loro intenzione a gennaio di ritirarsi dall’ECOWAS, citando le sanzioni del blocco e la sua incapacità di affrontare le continue sfide alla sicurezza. I tre paesi hanno fermamente respinto i tentativi dell’ECOWAS di convincerli a riconsiderare la loro uscita e stanno valutando di rilasciare i propri documenti di viaggio e di formare un’alleanza separata.
Le probabilità che l’ECOWAS riesca a reintegrare con successo i tre paesi sono basse, principalmente perché il blocco cerca un rapido ritorno a un governo democratico, che le giunte militari non si sono impegnate a sostenere. Anche la Guinea è governata da un governo militare dopo un colpo di stato del 2021.
L’ECOWAS ha imposto sanzioni al Niger e aveva persino minacciato un intervento militare quando vi fu il golpe del luglio 2023, ma da allora laa posizione si è ammorbidita e alcune restrizioni sono state revocate. Gli altri paesi dell’organizzazione sono Benin, Capo Verde, Guinea-Bissau, Liberia, Mauritania, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Senegal, Sierra Leone, Togo.