Israele. Proteste per il licenziamento del ministro della Difesa Gallant

di Giuseppe Gagliano

Proteste di piazza in Israele contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, una scelta dovuta a una profonda crisi di fiducia accentuatasi durante le recenti fasi del conflitto in cui Israele è coinvolto. Sebbene Netanyahu abbia parlato di disaccordi su questioni strategiche e di una perdita di fiducia, potrebbero esserci altri elementi sottesi a questa decisione, come il recente arresto di ufficiali accusati di aver divulgato informazioni riservate sugli ostaggi detenuti da Hamas. Gallant, noto per il suo forte legame con gli Stati Uniti e la sua popolarità interna, si è opposto a varie scelte politiche di Netanyahu, tra cui il piano di esenzione dal servizio militare per gli ultra-ortodossi, una questione che ha generato tensioni con i partiti religiosi all’interno della coalizione di governo.
Netanyahu potrebbe aver considerato la rimozione di Gallant necessaria per consolidare la propria leadership in un momento di grande fragilità politica e militare, garantendo un allineamento strategico più stretto con il proprio governo, soprattutto mentre Israele si prepara a rispondere a potenziali minacce da parte di Iran e gruppi armati alleati. Il licenziamento, tuttavia, rischia di aggravare le tensioni interne, con l’opposizione e la popolazione che vedono Gallant come un baluardo di stabilità in tempi difficili.