di Alberto Galvi –
Il presidente Nayib Bukele ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni di El Salvador, cosa che estende potenzialmente per anni il suo controllo su ogni area del governo del paese. Sebbene i risultati ufficiali non siano stati ancora rilasciati, i sondaggi avevano lasciato intendere per settimane che Bukele avrebbe vinto con una valanga di voti, dimostrando che gli elettori quasi certamente gli avrebbero concesso un altro mandato di cinque anni. Lo stesso Bukele ha dichiarato che “secondo i nostri calcoli, abbiamo ottenuto l’85% delle preferenze”.
Da quando il governo di Bukele da ha imposto lo stato di emergenza nella primavera del 2022, sono state imprigionate migliaia di persone senza il giusto processo, sono state inondate le strade di soldati e sono state sospese le libertà civili. Tuttavia le bande che un tempo governavano il paese sono state decimate, conferendo al leader un’enorme popolarità. Ci sono alcune sacche di resistenza nei confronti di Bukele, soprattutto tra coloro che affermano che i loro parenti sono stati ingiustamente imprigionati.
I cinque candidati presidenziali dell’opposizione non hanno fatto quasi alcun progresso nei sondaggi. Tra loro c’erano contendenti del partito di destra Arena e del Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo Martí, o FMLN, di sinistra, che ha dominato la politica salvadoregna per 30 anni.
Ci sono alcune sacche di resistenza nei confronti di Bukele, soprattutto tra coloro che affermano che i loro parenti sono stati ingiustamente imprigionati. Eppure il suo fascino non è affatto diminuito in patria e tra un notevole contingente di ammiratori in tutto l’emisfero. I politici della Colombia e dell’Ecuador hanno promesso di emularlo.
Per i prossimi anni Bukele ha assicurato di non ritenere necessaria una riforma costituzionale che preveda una rielezione a tempo indeterminato. Bukele ha difeso il suo Piano di controllo territoriale, varato nel 2019, e il regime di eccezione, attuato dal 27 marzo 2022 con il quale sta momentaneamente vincendo contro il crimine organizzato.