di Giuseppe Gagliano –
Twitter usato dal governo cinese per screditare le proteste di Hong Kong come pure per operare il controllo e la repressione sociale nello Xinjiang, regione occidentale abitata dalla minoranza etnico-musulmana degli uiguri. Lo ha reso noto la stessa azienda di San Francisco. la quale ha riportato di “prove affidabili” che indicherebbero centinaia di migliaia di account falsi rispondenti a “un’operazione coordinata sostenuta da uno stato”, per cui ha provveduto a cancellarne in un solo giorno non meno di 200mila. Stessa cosa per Facebook, colosso dal quale si è appreso che “Anche se le persone dietro questa attività hanno cercato di nascondere la loro identità, le nostre indagini hanno rivenuto legami con individui associati al governo cinese”.
Agli account falsi si è arrivati dopo l’individuazione di una cinquantina di profili Twitter in lingua inglese provenienti dal quotidiano ufficiale Global Times, finalizzati a rafforzale la politica del governo nella repressione degli uiguri. Di questa minoranza oltre un milione di persone, tra cui bambini, donne in gravidanza, anziani ed individui con difficoltà sono stati arrestati con il pretesto di combattere l’estremismo islamico e la diffusione dei movimenti separatisti.