Bangladesh. La ex primo ministro Khaleda Zia è stata assolta dalla Corte suprema

di Alberto Galvi

La ex premier del Bangladesh Khaleda Zia è stata assolta dalla Corte suprema per un caso di corruzione del 2008, annullando una precedente condanna a 10 anni di carcere. L’Alta corte del paese aveva condannato nel 2018 Zia e altri per appropriazione indebita di fondi destinati agli orfani quando lei era stata l’ultima premier, dal 2001 al 2006.
Zia e la sua famiglia sono appartenenti al BNP, uno dei due principali gruppi che hanno dominato la politica del paese.
Assolti anche figlio Tarique Rahman e altri. Un tribunale ha assolto il mese scorso Rahman e altri dall’accusa di aver lanciato una granata durante un raduno di Hasina nel 2004.
All’epoca il Bangladesh era governato dalla rivale di Khaleda, Sheikh Hasina, la quale fu estromessa dalla carica di primo ministro nell’agosto dello stesso anno, quando le proteste di massa la costrinsero a dimettersi e a fuggire nella vicina India. Zia e Hasina hanno dominato la politica del Bangladesh per decenni, e l’estromissione di Hasina ha creato l’opportunità per Zia di tornare al potere.
Il BNP ha sempre sostenuto che le accuse nei confronti di Khaleda Zia erano motivate da ragioni politiche, accusando l’allora governo di Hasina di aver preso di mira Zia per motivi politici. Zia è stata assolta lo scorso novembre anche da un altro caso di corruzione, in cui era stata accusata dell’appropriazione indebita di 260mila dollari da un altro fondo nel 2005. All’inizio di questo mese Zia è volata a Londra per curare i suoi problemi di salute, tra cui cirrosi epatica e problemi cardiaci.
Il Bangladesh è governato da agosto da un governo ad interim guidato dal Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, dopo che il primo ministro Sheikh Hasina si è dimesso ed è fuggito in India. L’ex primo ministro aveva sospeso la pena detentiva di Zia per motivi di salute nel 2020, a condizione che la sua rivale di lunga data si astenesse dal viaggiare all’estero e dal partecipare alla politica.
La sentenza della Corte suprema potrebbe aprire la strada alla sua candidatura alle prossime elezioni parlamentari, previste tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2026. Il BNP ha chiesto che le elezioni generali si tenessero entro agosto nell’interesse superiore del paese, citando la crescente instabilità politica ed economica.