Azerbaigiani all’estero. Muradov, ‘ogni connazionale resta legato profondamente alla sua terra’

di Enrico Oliari

Visita in Italia del presidente del Comitato Statale per gli azerbaigiani all’estero Fuad Muradov, un’occasione per tenere vivi i legami con la terra d’origine di coloro che hanno scelto di vivere, di studiare e di lavorare in Italia. “Organizziamo – spiega – regolarmente eventi volti a mantenere viva la lingua azerbaigiana, a far sì che gli azerbaigiani parlino la loro lingua e a promuovere le tradizioni e i valori nazionali e morali del popolo azerbaigiano“.

– Quanto sono e dove sono più presenti gli azerbaigiani all’estero?
Nel mondo vivono circa 50 milioni di azerbaigiani. Se si considera che 36 milioni di loro vive nella Repubblica Islamica dell’Iran e 10 milioni in Azerbaigian, gli altri 4 milioni sono sparsi per tutto il mondo. Per quanto riguarda i principali paesi nei quali gli azerbaigiani vivono, possiamo citare la Russia, la Turchia, l’Ucraina e la Germania. Ma in generale gli azerbaigiani vivono in più di 70 paesi del mondo“.

– L’integrazione nei paesi europei avviene con facilità o vi sono resistenze?
L’Azerbaigian è uno stato di diritto laico, tollerante e multiculturale. Per il popolo azerbaigiano l’ospitalità è un grande valore. Il nostro paese ospita con successo grandi eventi internazionali e accoglie molti ospiti stranieri. Grazie a tutto questo il processo di integrazione è positivo. Ciò nonostante, dobbiamo considerare che permangono valori specifici e diverse caratteristiche mentali“.

– Chi lavora all’estero aiuta le famiglie a casa: è un dato sensibile questo per l’economia del paese?
Il popolo azerbaigiano possiede ricchi e antichi valori culturali e profonde caratteristiche attitudinali. Una di queste caratteristiche è l’essere legati alla famiglia, alla propria terra. Allo stesso tempo, una parte degli azerbaigiani si trasferisce in altri paesi con l’aspirazione di una vita migliore, di un guadagno maggiore e di un profitto più alto, in cambio di lavoro. Certo, da questo punto di vista gli azerbaigiani che vivono all’estero aiutano in certa misura economicamente la famiglia che vive in Azerbaigian. E secondo le regole dell’economia, se nel paese entra flusso di denaro, questo naturalmente produce determinati effetti economici. Però, non avendo a disposizione le relative statististiche, sarebbe inaccurato pronunciare pareri concreti sulla quantità di fondi inviati dai nostri compatrioti al paese e sull’impatto socio-economico da essi derivati“.

– Vi sono rapporti tra l’Azerbaigian e le università di altri paesi per la formazione degli studenti?
In Azerbaigian operano più di 50 università private e statali. Secondo la legislazione vigente le università sono indipendenti e instaurano in modo autonomo le loro relazioni. Ogni università può avviare autonomamente relazioni con tutti gli atenei e centri scientifici del mondo (esclusa l’Armenia). L’analisi della situazione attuale dimostra che i più ampi legami sono stati instaurati con l’area della Comunità degli Stati Indipendenti. Allo stesso tempo sono presenti rapporti con le università di Turchia, America e Europa. Le università cooperano tra di loro nell’ambito dello scambio studentesco e dei programmi di tirocinio, nell’area delle ricerche scientifiche, per la questione del riconoscimento reciproco dei diplomi di laurea, scambio di esperienze etc. Vorrei sottolineare in questo contesto che i rapporti tra Azerbaigian ed Italia sono giunti ad un livello di partenariato strategico e spaziano dal settore politico a quello economico e al culturale. Le nostre relazioni sono state rafforzate dalle visite istituzionali bilaterali degli ultimi anni, a partire da quelle del Presidente Ilham Aliyev del 2014 e 2015, fino alle più recenti che hanno visti protagonisti tra gli altri il Presidente della Repubblica italiana e il Primo Vicepresidente della Repubblica dell’Azerbaigian nel 2018. Anche nel settore universitario i rapporti sono ottimi, sono numerose le Università italiane che intrattengono relazioni di collaborazione con le controparti azerbaigiane e in Italia risiede un cospicuo numero di studenti azerbaigiani, che avrò occasione di incontrare nel corso della mia visita“.

Conformemente alle indicazioni del presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, incontro gli azerbaigiani all’estero durante ogni mia visita e mi interesso alla loro vita, ai problemi e alle difficoltà. Anche nell’ambito della mia visita in Italia incontrerò gli azerbaigiani e cercherò di creare con loro un dialogo informandomi delle questioni che li preoccupano. Per quanto riguarda i legami degli azerbaigiani con la patria e le radici, credo che ogni mio connazionale resti legato profondamente alla sua terra, nonostante il luogo in cui viva. Inoltre organizziamo regolarmente eventi volti a mantenere viva la lingua azerbaigiana, a far sì che gli azerbaigiani parlino la loro lingua e a promuovere le tradizioni e i valori nazionali e morali del popolo azerbaigiano”.