Al via la controffensiva russa nella regione di Kursk

di Alessandro Pompei –

Ha preso il via ieri l’operazione di controffensiva dell’esercito di Mosca nella regione di Kursk, territorio russo di cui una parte è stato preso dagli ucraini alcune settimane fa. Lo scopo delle forze ucraine era quello di assumere il controllo della locale centrale nucleare e nel contempo di costringere i russi ad alleggerire il fronte del Donbass, ma entrambi gli obiettivi non sono andati a segno, con i russi che continuano a guadagnare terreno in Ucraina, ormai diretti a Pokrovsk, e l’offensiva nel Kursk bloccata non lontano da Korenevo, a fronte di forti perdite da entrambe le parti. Secondo il ministero della Difesa russo la sortita di Zelensky nella regione di Kursk, fatta soprattutto di villaggi agricoli, è costata agli ucraini 10mila tra morti e feriti, ma indicativamente anche le perdite russe sono state importanti. I canali social e i media hanno riportato di decine di migliaia di abitanti sfollati, ma anche le immagini delle carcasse di numerosi mezzi dei paesi Nato inviati in un’avventura che fin dall’inizio è apparsa controproducente, con i vertici del Pentagono che hanno riferito di non essere stati messi al corrente del piano.
Oggi le forze russe hanno allontanato gli ucraini dai dintorni di Korenevo, costringendo gli invasori a ritirarsi da Snagost, Vishnevka e dall’area di Apanasovka. Combattimenti sono in corso a Gordeevka, Kamyshevka, Maryevka, Cherkasy Konopelka e nell’area di Borok.
Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa russo, l’esercito ucraino ha cercato senza successo di contrattaccare a Borki, Krasnooktyabrskoye e Kremyanoye.
Sull’asse Korenovo – Snagost sarebbe in movimento una lunga colonna di mezzi corazzati russi, mentre altri sono stati traghettati lungo i fiumi. Ripreso dalla Tass, il maggiore generale Apty Alaudinov ha affermato che “le nostre unità sono andate all’offensiva, il quadro complessivo è buono”. Sotto controllo anche la situazione nell’area di Fanaseevka, dove gli ucraini hanno tentato di aumentare la pressione richiamando le riserve.